Il digiuno consiste nel fare un unico pasto durante la giornata, ma non è proibito prendere un po’ di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali. L’acqua e le medicine si possono assumere liberamente.
La prescrizione dell’astinenza dalle carni non proibisce di consumare pesce, uova e latticini, ma proibisce di consumare, oltre alla carne, cibi e bevande che sono da considerarsi come particolarmente ricercati o costosi.
L’obbligo del digiuno inizia a 18 anni compiuti e termina a 60 anni incominciati; quello dell’astinenza inizia a 14 anni compiuti. Chi non si trova in buono stato di salute è dispensato dall’obbligo del digiuno e dell’astinenza.
Il digiuno e l’astinenza insieme alla preghiera, all’elemosina e alle altre opere di carità appartengono, da sempre, alla vita e all’azione penitenziale della Chiesa perché rispondono al bisogno permanente del cristiano di conversione al regno di Dio.
La Quaresima è il tempo liturgico in cui il cristiano si prepara, attraverso un cammino di penitenza e conversione, a vivere in pienezza il mistero della morte e risurrezione di Cristo, celebrato ogni anno nelle feste pasquali, evento fondante e decisivo per l’esperienza di fede cristiana. Nei venerdì di Quaresima si osserva l’astinenza dalle carni. Il colore liturgico di questo tempo è il viola, è il colore della penitenza, dell’umiltà e del servizio, della conversione e del ritorno a Gesù.
Il cammino quaresimale è:
• un tempo battesimale,
in cui il cristiano si prepara a ricevere il sacramento del Battesimo o a ravvivare nella propria esistenza il ricordo e il significato di averlo già ricevuto;
• un tempo penitenziale,
in cui il battezzato è chiamato a crescere nella fede, “sotto il segno della misericordia divina”, in una sempre più autentica adesione a Cristo attraverso la conversione continua della mente, del cuore e della vita, espressa nel sacramento della Riconciliazione.
La Chiesa, facendo eco al Vangelo, propone ai fedeli alcuni impegni specifici:
• ascolto più assiduo della parola di Dio:
la parola della Scrittura non solo narra le opere di Dio, ma racchiude una efficacia unica che nessuna parola umana, pur alta, possiede;
• preghiera più intensa:
per incontrare Dio ed entrare in intima comunione con lui, Gesù ci invita a essere vigilanti e perseveranti nella preghiera, ‘Per non cadere in tentazione” (Mt 26,41);
• digiuno ed elemosina:
contribuiscono a dare unità alla persona, corpo e anima, aiutandola a evitare il peccato e a crescere nell’intimità con il Signore; aprono il cuore all’amore di Dio e del prossimo. Scegliendo liberamente di privarci di qualcosa per aiutare gli altri mostriamo concretamente che il prossimo non ci è estraneo.
INDULGENZA PLENARIA:
ogni Venerdì di quaresima recitando la Via Crucis
oppure la preghiera a Gesù Crocifisso:
PREGHIERA A GESU’ CROCIFISSO
Eccomi, o mio amato e buon Gesù, che prostrato alla tua santissima Presenza ti prego con il fervore più vivo di stampare nel mio cuore sentimenti di fede, di speranza, di carità, di dolore dei miei peccati e di proponimento di non offenderti più, mentre io con tutto l’amore e con tutta la compassione vado considerando le tue cinque piaghe, cominciando da ciò che disse di Te, o mio Gesù, il santo profeta Davide: “Hanno forato le mie mani e i miei piedi, hanno contato tutte le mie ossa”.
– Pater, Ave e Gloria ( per l’acquisto dell’indulgenza plenaria)
(A colui che recita questa preghiera dopo la Comunione, dinanzi all’immagine di Gesù Crocifisso, è concessa l’indulgenza plenaria nei singoli venerdì del tempo quaresimale e nel venerdì santo; l’indulgenza parziale in tutti gli altri giorni dell’anno. Pio IX)
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